Proiezione e incontro con gli autori finalisti della sezione Short. Modera Valerio Bassan.
"Ceuta nascosta", di Francesca Nava e Raoul Garzia
"Doping, il mistero di Alex Schwazer", di Emanuele Piano
"Nelle miniere dove nascono gli smartphone", di David Chierchini e Matteo Keffer
• Ceuta nascosta, di Francesca Nava, Raoul Garzia (Italia 2018, 10'). Il confine di Ceuta, enclave spagnola in Marocco, è diventato uno dei più vulnerabili del mondo. Il numero di migranti che cercano di varcare la muraglia che isola la città è aumentato del 34% in un anno e del 300% nel solo mese di agosto 2017. Ma Ceuta non è solo la destinazione di migliaia di migranti, compresi tantissimi bambini che sognano l’Europa. È anche un nascondiglio per i reclutatori dell’Isis e un punto di transito per numerosi jihadisti. El Príncipe, uno dei quartieri più poveri e degradati dell’enclave, proprio al confine con il Marocco, è una “zona interdetta agli occidentali”. E la percentuale di foreign fighters reclutati dall’Isis in quest’area, in rapporto alla popolazione totale, è la più alta d’Europa.
• Doping, il mistero di Alex Schwazer,di Emanuele Piano (Italia 2017, 11'). Emanuele Piano indaga su uno dei casi di doping più dibattuti degli ultimi anni, quello del marciatore altoatesino Alex Schwazer, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008 e poi squalificato per una doppia positività: la prima registrata alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012, e la seconda al rientro in gara, poco prima dei giochi di Rio 2016. L’inchiesta fa luce sul caso e sulla sua gestione, a dir poco controversa, da parte della Federazione internazionale di atletica leggera, gettando pesanti ombre sul sistema antidoping dell’atletica mondiale.
• Nelle miniere dove nascono gli smartphone, di David Chierchini, Matteo Keffer (Italia 2017, 11'). La Repubblica Democratica del Congo è uno degli Stati più poveri del mondo: l’esito di un complesso mix di colonialismo, corruzione politica e spietate guerre civili. Eppure, il suo terreno è ricchissimo di materie preziose come l’oro, l’uranio, la cassiterite e altri minerali ricercatissimi. Purtroppo, quest’abbondanza finora si è rivelata più una maledizione che un dono della terra, e la regola vale anche per uno dei minerali più ambiti del momento, il coltan, una roccia nera fondamentale nella produzione di quasi tutti i telefoni cellulari del pianeta. Senza il coltan, le nostre vite di schiavi della tecnologia subirebbero una trasformazione profonda, e il Congo detiene l’80% della produzione mondiale di questo “minerale insanguinato”. David Chierchini e Matteo Keffer hanno voluto visitare le miniere in cui viene estratto e le persone che ci lavorano.