L’utopia di Rousseau. Dentro il sistema operativo del Movimento 5 Stelle (+)

La democrazia diretta è un mito, o una possibilità concreta? E piattaforme digitali come Rousseau sono veri strumenti di democrazia partecipata o semplici specchietti per le allodole? L’ascesa del Movimento 5 Stelle e la falsa partenza del suo “sistema operativo” hanno strappato questi interrogativi dall’iperuranio delle utopie, catapultandoli nella materia bruta della zuffa politica italiana. Il blogger David Puente (ex Casaleggio Associati) ci aiuta a distinguere tra bufale e realtà della piattaforma Rousseau. Insieme a lui intervengono tre autori del film La scelta, la video-inchiesta che ha fatto chiarezza sulla nuova creatura della Casaleggio Associati.

• La scelta, di Unozerozerouno (Italia 2018, 45'). I sistemi democratici sono in crisi. Lo dimostrano i tassi di astensione alle elezioni e il rafforzamento delle formazioni estremistiche. Per alcuni la risposta potrebbe essere il voto online: la variante moderna di un’utopia antica, la democrazia diretta. Il Movimento 5 Stelle ha proposto una sua versione di questo modello adottando la piattaforma Rousseau: uno strumento fortemente criticato, sin dagli esordi. I confini tra sistema informatico, Casaleggio Associati (ideatrice di Rousseau) e M5S (primo utilizzatore) non sono chiari. Associazione Rousseau e Casaleggio Associati sono entità giuridicamente slegate, ma hanno la stessa sede legale, e il presidente dell’associazione è lo stesso Davide Casaleggio. Poi c’è la questione dei finanziamenti. Rousseau dichiara quasi 500.000 euro di fund-raising e pubblica una lista di circa 16.000 donatori, tutti anonimi, ma è difficile dire dove vengano spesi questi proventi. Un punto ancor più critico è la sicurezza del sito. A meno di ventiquattr’ore dalla messa online, lo scorso agosto, due hacker hanno craccato il sistema, e nei successivi mesi la piattaforma si è bloccata più volte, esponendo a diversi rischi i dati degli utenti. Rousseau è veramente uno strumento di democrazia diretta? O restano troppi interrogativi aperti?